8° seminario
21 marzo 2014 - Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro

“La politica urbanistica del liberalismo” è stato l’argomento affrontato dall’avv. Silvio Boccalatte, dell’Università degli Studi di Genova e research fellow dell’Istituto Bruno Leoni, all’8° seminario della Scuola di Liberalismo Ludwig von Mises” 2014, presso l’ateneo Magna Graecia di Catanzaro.
“Un argomento stimolante e attuale - ha sottolineato Sandro Scoppa, presidente della Fondazione Scoppa organizzatrice, nell’introdurre il seminario - il quale muove dalla confutazione dell’opinione comune che il territorio debba essere pianificato dal potere politico secondo un disegno razionale e non lasciato alle decisioni individuali. Si tratta, in realtà, di una falsa credenza, che si è fatta strada nel novecento ed è basata sul presupposto che l'operatore pubblico sia necessario per garantire l'esistenza stessa di una civile convivenza nei borghi e nelle città. Infatti - ha ancora aggiunto Sandro Scoppa - esistono valide alternative alla programmazione politica del territorio, sul quale per millenni, e attraverso la cooperazione sociale volontaria, l’uomo ha creato il proprio ambiente di vita e ha realizzato borghi, città e opere meravigliose.
È quindi intervenuto il prof. Boccalatte, il quale ha rilevato come i pensatori liberali, dopo aver contrastato alcuni degli aspetti più aspri dell’interventismo pubblico sul territorio, come ad esempio i progetti di esproprio generalizzato dei suoli, abbiano orientato la loro riflessione verso lo sviluppo di una teoria urbanistica liberale. Ciò muovendo dalla constatazione che possono esistere città «senza Stato», ovverosia raggruppamenti di edifici e di persone che sono retti da regole non dettate da autorità pubbliche, ma formate privatisticamente, attraverso il consenso espresso in atti giuridici privati. Si tratta di “città private” o anche “città sussidiarie” - ha aggiunto il relatore - le quali riflettono realtà abitative che prescindono completamente dalla presenza di un ente pubblico, e in cui è possibile garantire lo sviluppo del territorio e delle attività umane in modo conforme alle preferenze degli individui. Tali modelli - ha rilevato il prof. Boccalatte - sono già presenti negli Stati Uniti, e potrebbero essere sviluppati anche in Italia mediante alcune semplici riforme volte a consentire agli individui di vivere e abitare in realtà create veramente da loro e a loro misura.
Alla fine della relazione si è svolto un articolato dibattito, nel corso del quale i partecipanti al seminario hanno avuto modo di proporre le loro riflessioni sull’argomento trattato e di sottoporre quesiti, domande e considerazioni al relatore.