4° seminario
17 febbraio 2017 - Università "Magna Graecia" di Catanzaro

Un seminario davvero interessante, il 4° in programma della Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” 2017, è stato quello che il prof. Alessandro Vitale dell’Università degli Studi di Milano, ha tenuto su: «La politica e la “legge dell’apprendista stregone», presso l’ateneo “Magna Graecia” di Catanzaro.
Nel presentare l’incontro, Sandro Scoppa, presidente della Fondazione organizzatrice, si è innanzi tutto soffermato sul tema scelto, che arricchisce ulteriormente il percorso formativo della Scuola e investe uno dei fenomeni più significativi della nostra epoca, rappresentato da un interventismo sempre più esteso e pervasivo dello Stato e del potere politico. Si tratta di un processo che ha scardinato la frontiera che per secoli ha delimitato con rigore l’area di intervento delle pubbliche autorità, e che ora appare inarrestabile, anche perché sostenuto dall’azione di ideologie ostili al mercato e alla cooperazione sociale volontaria e dall’affermazione, in campo economico, delle teorie keynesiane.
Ha quindi svolto la sua relazione il prof. Alessandro Vitale, il quale ha innanzi tutto prospettato come l’espansione lenta ma inesorabile del potere politico e il suo controllo di sfere sociali sempre più vaste ha prodotto anche una soggezione della legge e del diritto alla decisione politica e un conseguente, dilagante interventismo dello Stato. A tale fenomeno, e quale “fabbricante di leggi”, ben si adatta la metafora dell’ “apprendista stregone”, la figura della ballata composta nel 1797 da Goethe e rappresentata in opere musicali e filmiche, tra le quali, la più celebre, è Fantasia, il film d’animazione della Disney. Questo stravolgimento della legge - ha ancora aggiunto il relatore - non solo ha creato un circolo chiuso di dilagante illegittimità dal quale non si riesce a uscire, ma è anche responsabile di un’ipertrofia legislativa senza precedenti nella storia e della conseguente devastazione del diritto, ormai finito interamente nelle mani di chi comanda e degli apparati burocratici. Per porre rimedio a tale situazione - ha quindi concluso il prof. Vitale - è quanto mai necessario recuperare le teorizzazioni di molti pensatori come Herbert Spencer, Albert Nock, Bruno Leoni e, anche, Gianfanco Miglio. Essi hanno analizzato a fondo i pericoli insiti nella degenerazione del diritto e prospettato le soluzioni per salvaguardare le libertà fondamentali e l’essenza stessa dello stato di diritto.
Il seminario si è concluso con un interessante dibattito, alimentato dalle domande e dalle riflessioni dei partecipanti e dagli approfondimenti del relatore.