1° seminario - lectio magistralis
29 gennaio 2016 - Camera di Commercio di Catanzaro

“Ludwig von Mises e il nostro tempo” è stato il tema della lectio magistralis che il professor Lorenzo Infantino, ordinario presso la Luiss Guido Carli di Roma, ha tenuto presso la sala convegni della Camera di Commercio di Catanzaro, in occasione dell’inaugurazione dell’ottava edizione della Scuola di Liberalismo di Catanzaro.
I lavori sono stati aperti da Sandro Scoppa, presidente della Fondazione Vincenzo Scoppa, organizzatrice della manifestazione, il quale ha innanzi tutto illustrato il programma e le finalità della Scuola, la cui nuova edizione è incentrata sull’opera di Ludwig von Mises. Lo stesso - ha ancora evidenziato il medesimo avvocato Scoppa - non è stato solo un grande economista, che già nel 1922 aveva dimostrato, con il suo monumentale Socialismo, l’impossibilità del calcolo economico in regime di economia pianificata. È stato soprattutto uno dei massimi scienziati sociali del Novecento, la cui opera interseca permanentemente ogni campo della vita sociale. Ha poi preso la parola il professsor Lorenzo Infantino, il quale ha sottolineato come a Mises sia toccato vivere contro il proprio tempo, perché ha dovuto affermare le ragioni della libertà in un contesto storico-sociale in cui le correnti ideologiche dominanti hanno portato al comunismo, al nazismo e all’aggressione dello Stato di diritto tramite un diffuso interventismo politico.
Mises, ha rilevato ancora il relatore, ha sempre avuto chiara l’idea che la cooperazione sociale può svolgersi in forma volontaria o in forma coercitiva. Anche se promettono il contrario, i programmi politici che impongono la cooperazione coercitiva sopprimono la libertà individuale di scelta. Il che non accade solamente nei regimi autoritari e totalitari. Avviene ogni volta che il potere pubblico impone le proprie decisioni autocratiche, che restringono la sfera dell’autonomia individuale, distruggono le risorse collettive e determinano una caduta della produttività e del prodotto sociale.
La lectio magistralis del professor Infantino è stata seguita con molta attenzione da un folto pubblico, che alla fine della lezione ha alimentato un ricco dibattito con interventi e domande al relatore.