5° seminario
26 febbraio 2015 - UMG Catanzaro, facoltà di Giurisprudenza

È stato il prof. Alberto Scerbo, ordinario dell’Università Magna Graecia, il relatore al 5° seminario della Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” 2015 di Catanzaro, in corso di svolgimento presso il medesimo ateneo catanzarese. Dinanzi a un pubblico attento e interessato, lo stesso professore ha trattato il tema: “James M. Buchanan e la teoria della scelta pubblica”.
Nel presentare il seminario, Sandro Scoppa, presidente della fondazione organizzatrice, dopo aver esposto i profili essenziali della teoria della scelta pubblica, ha tratteggiato gli aspetti più rilevanti della vita e delle opere di James Buchanan e, l’economista statunitense, premio Nobel per l’economia nel 1986. Allievo di Frank Knight e, che all’Università di Chicago ne fu il mèntore e le cui lezioni lo hanno trasformato in un raffinato esegeta del mercato, Buchanan - ha ancora aggiunto Sandro Scoppa - è stato autore di numerose opere, con le quali ha percorso sentieri inesplorati. Il suo lascito è ben testimoniato, ancor più che dal Nobel ricevuto, dal numero di studiosi che mantengono vivo il programma di ricerca da lui inaugurato.
Ha poi preso la parola il prof. Alberto Scerbo, il quale ha evidenziato come la public choice rappresenti un’interpretazione assai vasta e sistematica della scienza delle finanze, che sconfina in una vera scienza dell’economia pubblica. Essa mira, tra l’altro, a stabilire per il mercato politico quel genere di leggi di funzionamento che la scienza economica ha già stabilito per il mercato privato. Tale teoria - ha ancora prospettato il relatore - si è affermata sul finire degli anni Cinquanta negli Stati uniti d’America, ed ha trovato in James Buchanan e uno degli autori più profondi. Lo stesso, insieme a Gordon Tullock, ha analizzato i meccanismi delle scelte pubbliche attraverso l’osservazione delle attività dei suoi “umanissimi agenti” e sviluppato il lavoro pionieristico sulla teoria delle scelte pubbliche. Il modello della public choice è importante - ha poi concluso il prof. Scerbo - perché può consentire di spiegare una serie di comportamenti attinenti alla sfera pubblica, come ad esempio lo scambio dei voti, l’attività lobbistica, la spesa in disavanzo e la corruzione, oltre all’espansione dello Stato. Esso è inoltre profondamente realista, e tuttavia non rinuncia all’ambizione di trovare regole che consentano una buona convivenza.
Dopo lo svolgimento della relazione, il medesimo prof. Scerbo ha ulteriormente sviluppato e approfondito il tema trattato, rispondendo alle appropriate domande di partecipanti al seminario.
Il prossimo incontro della Scuola di Liberalismo è previsto per il 6 marzo 2015, alle ore 15, sempre presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, con la relazione del prof. Guglielmo Piombini, della Fondazione Hayek Italia, sul tema: “Prima dello Stato, il medioevo della libertà”.